domenica 30 maggio 2010

domenica 30 maggio: scrivo

Erano diversi giorni che non riuscivo a trovare il tempo per aggiornare il blog. Decisamente questo ultimo periodo è stato molto intenso tra tirocinio e studio. A luglio finalmente dovrò sostenere l'esame di stato per l'abilitazione, e allora si che inizieranno i problemi. Potrò esercitare la professione di medico e accedere così ai concorsi per le specializzazioni. Chi mi ha letto finora sa che vorrei fare anestesia e rianimazione: altri 5 anni di studio per un altro foglio di carta e la possibilità di addormentare, risvegliare, rianimare le persone. Forte vero??
I posti a disposizione a Firenze per la specializzazione in anestesia sono 14, spero proprio di rientrarci: avrei almeno una borsa di studio che mi può permettere di non chiedere più niente ai miei, potrei smettere di fare lavoretti inutili, e magari riesco a comprare un portatile decente con il quale aggiornare il blog: non sarebbe un colpo malvagio. Se non dovessi riuscire alla prima, be' allora non mi resta che tentare la strada delle sostituzioni e delle guardie mediche, aspettando il prossimo anno per riprovare il concorso. Be' un passo alla volta, devo ancora abilitarmi. Penso che dalla prossima settimana riprenderò le mie visite al dipartimento a Careggi, almeno mi faccio vedere e ho un posto tranquillo dove studiare: è bene sempre avere contatti in questi ambienti. Tutto fa brodo come direbbe un mio caro amico, che dall'università fu trombato per il suo orgoglio e che allora non fa altro che dispensare consigli su come gestirsi al meglio le proprie carte.
Se ci penso fa schifo la situazione: non basta essere bravi, bisogna avere quella marcia in più che ti spinge: una sorta di doping amministrativo diciamo. Purtroppo io non ce l'ho, spero che basti la mia dedizione.
Ieri mi sono comprata una vaschetta di fragole: le ho tagliate finemente, le ho bagnate nel succo di limone e le ho messe in frigo...non vedo l'ora di assaggiarle dopo pranzo, belle fresche e succose. Oggi pomeriggio penso che farò una passeggiata, magari alle cascine: prendo il treno e vado a Firenze e poi mi avvio a piedi: se mi gira vado fino all'indiano...se poi sarò cotta, spero di trovare un passaggio per tornare indietro o per tornare a Prato.
Spero domani di aver modo di scrivere. Volevo prima di chiudere questo post, avere modo di rivolgere un pensiero a un amico, Giorgio, che non sta passando un buon periodo di salute: spero di sentirlo ogni giorno e spero si risolva tutto al meglio (un bacio).

1 commento:

  1. Se lo avevo letto prima il passaggio te lo potevo dare io.
    Io percorro 2 volte al giorno la strada tra le cascine e Campi Bisenzio!
    Coordiniamoci...tra l'altro una passeggiata alle Cascine non si rifiuta mai!
    Fammi sapere!
    Maurizio

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