domenica 14 marzo 2010

22/9/1983 (VI)

Quando iniziai quel settembre di dieci anni fa la nuova scuola, ero emozionatissima. I motivi erano diversi. Intanto, non era la solita vigilia del nuovo anno scolastico, era la vigilia di un nuovo anno scolastico in una nuova città. Dovevo far presto a inserirmi sperando che la mia preparazione non fosse inferiore a quella dei miei compagni; dovevo anche sbrigarmi a fare amicizia per non rimanere isolata e poter contare anche su qualcuno fuori dalle mura scolastiche. Ma quello che mi angosciava di più era il mio modo di parlare: i miei toni un po' gravi, mi mettevano a disagio. Speravo di perdere il prima possibile questa mia declinazione dialettale. Non volevo essere considerata solo una terrona, volevo integrarmi. Avrei voluto essere fiorentina fin da subito.
Non era semplice, anche perchè sono una persona in fin dei conti molto riservata e non mi piace espormi. Sono poi molto perfezionista quindi succede che spesso cerco di nascondere i miei errori o le mie pecche.
Ero molto spaventata dal nuovo impatto con la scuola. Fatto sta invece, che i miei compagni si sono rivelati da subito persone buone e stupende, mi hanno aiutato a inserirsi.

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