mercoledì 5 agosto 2009

ricerca bibliografica

Ieri sono stata tutto il giorno a cercare, raccogliere, catalogare dati e cartelle cliniche nel tentativo di estrapolare qualcosa di utile per la mia tesi. Alla fine ho costruito un bel foglio excell, strapieno di numeri, di righe, di colonne variamente colorate e identificate.
Pensate che dietro a queste colonne e righe, dietro a tutti questi numeri, ci sono state o ci sono delle persone (per quelle ancora in vita al momento...poche forse per la verità).
Sappiate che in ospedale spesso si muore, magari senza poterci fare un gran che. La medicina sta facendo passi da gigante costruendo macchinari diagnostici e terapeutici che fino a pochi ani fa erano impensabili. Il fatto è che alla fin fine terapeuticamente (per quello che è il mio pensiero), tutti questi accorgimenti non possono prescindere dalla voglia che uno ha di vivere. Pensate che una qualsiasi infezione, mal diagnosticata, mal curata o comunque seria già in partenza stressa il nostro organismo. Il quale per difendersi mette in atto una serie di accorgimenti che alla fine nuociono a se stesso. Del tipo: battere del cazzo non riesco a farti secco?? allora vieni nella tomba con me!!
Ho semplificato forse troppo, ma il mio pensiero è rivolto a quelle persone che spesso si domandano come mai si entra in ospedale a volte per una sciocchezza e poi se ne esce orizzontali: le complicazioni sono sempre dietro l'angolo...
 
dimenticavo: tra pochi giorni si sposa una mia amica!!! e io sono prontissima per il matrimonio e il buffet successivo!! ci sara da divertirsi!!!



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