mercoledì 7 ottobre 2009

Riflessioni


Negli ultimi due giorni sto intrattenendo delle interessanti discussioni con un amico su grandi temi della fede. Dico subito che abbiamo posizioni contrapposte. E questo giustifica la discussione. Le argomentazioni sono decisamente la fede, la sofferenza, la vita oltre la morte, l'aborto.
Le mie posizioni forse sono da molti che mi leggono ben chiare: non sono una credente, mi definirei agnostica piuttosto che atea. Vedo talmente tante cose in ospedale e non solo che mi fanno decisamente dubitare della presenza sia di Dio sia della vita ultraterrena. Penso che ancora non conosciamo tutto per poter comprendere guarigioni miracolose o morti improvvise senza cause apparenti. Al momento non saprei nemmeno quale potrebbe essere la prova della presenza di Dio.
So che non ci dobbiamo basare su quello che pensa o dice la maggioranza delle persone, perchè non sempre il numero fa la ragione. Credo che contino i fatti, e su quelli dobbiamo ragionare.
Direi che sono temi decisamente impegnativi. Ho buttato questo sassolino: spero di smuovere le vostre coscienza e magari vi invito a scrivere qualche commento che aiuti a far riflettere.
In quanto a me, dopo una mattinata a pagare tasse e bollettini, mi metto a lavorare alla tesi: che qualcuno mi aiuti!!




Hai tante foto? Organizzale con Windows Live

3 commenti:

  1. io sono dell'opinione che le repigioni siano una modalità che l'uomo si crea per potersi dare alcune risposte. Risposte a domande che sono talmente enormi che sono fuori dalla nostra portata, ed allora pur di non rimanere con l'incubo dell'ignoto ecco che le religioni accorono con le loro risposte certe ed i loro dogmi sacri. Io la vedo diversamente, e non sono le disgrazie che vedo intono a me, gente che ingiustamente muore o altro a portarmi su queste posizioni, ma sono convinto che per il momento l'uomo deve accettare di vivere la sua vita con qualche domanda a cui non ha la risposta. Sappiamo molto dei nostri tempi ma da dove veniamo e dove andremo non ci è dato saperlo. Accettiamolo.

    RispondiElimina
  2. Io credo che ci sia molta ignoranza sulle cosiddette RELIGIONI.
    Si improvvisano esperti in materia persone totalmente al di fuori dell'ambiente, alcuni pensano di sapere cosa sia e cosa voglia la Chiesa, altri non credono in niente e rimangono a guardare lo scorrere della propria vita apparentemente priva di senso altri ancora..e chi più ne ha più ne metta.
    Io personalmente credo per esperienza, non per sentito dire da qualcuno. Se mi dicessero crdi a questo perchè è così, sarei il primo a dubitare. Una volta sperimentato sulla mia pelle che Dio esiste (non voglio entrare nel merito di quale Dio, anche se sono cattolico, perchè se fossi nato in India probabilmente sarei Induista e non ci sarebbe niente di male assolutamente), perchè non crederci?Alcune domande è vero, sono troppo grandi per entrare nella nostra mente, ma da dove andiamo e dove andremo un credente lo sa eccome. Il senso della mia vita sono perfettamente in grado di dire che so quale è. Riconosco che un non credente possa non credere a niente di quello che dico, e allo stesso tempo non sapere per quale motivo è al mondo. Interrogativi che forse è dura da accettare, visto l'alto numero di suicidi.
    Comunque, bel post.
    Marco 81

    RispondiElimina
  3. grazie per i complimenti sul post...spero che abbia dato uno spunto di riflessione

    RispondiElimina