venerdì 22 gennaio 2010

Haiti

Oggi voglio riflettere un pochino sulla tragedia di Haiti.
Si sono in ritardo: ormai la notizia non dico sia passata di moda, ma di sicuro è meno attuale.
Quello che mi sorprende, e che dovrebbe far riflettere è che si trovano ancora persone vive sotto le macerie.
Questo da cosa può dipendere? da fattori solo architettonici delle bidonville...o dalla straordinaria capacità di sopravvivenza degli organismi??
Dovete ammettere che stare giorni e giorni senza mangiare e soprattutto senza bere sia un fenomeno estremamente tragico, eppure si può ancora tentare di vivere.
Spero che almeno su questo riflettiate: di quante capacità ha il corpo di un essere vivente di vivere (istinto di sopravvivenza??) e di come noi stessi facciamo di tutto per minare queste capacità abusando di fumo, droghe, alcool, cibo malsano...e di qualsiasi altra ottusità culturale.

Domani sera vado a ballare: non è certo niente, ma una mia cara amica, Silvia, che non sentivo da tempo mi ha invitato fuori. Credo abbia da dirmi qualcosa di importante. Volete sapere dove andrò?? purtroppo non so aiutarvi: non lo so nemmeno io!! Silvia mi ha detto: "SORPRESA!!"





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2 commenti:

  1. Questa gente è da sempre abituata a lottare quotidianamente per sopravvivere. nella sua storia non ha praticamente mai conosciuto uno stile di vita "normale". Per chi ha qualche capello bianco, forse rievoca qualcosa il parlare della famiglia Duvalier (papà e baby doc)e/o dei tonton macoutes.
    Questa è Haiti.
    Fanno certamente notizia i sopravvissuti o i ritrovati, ma percentualmente credo che siano pochini rispetto alla totalità degli abitanti o anche solo dei morti.
    In un paese con un'altissima mortalità infantile (60/1000) v'è una sorta di selezione naturale della popolazione, per cui gli adulti ed i bambini haitiani sono generalmente più resistenti alle situazioni impegnative dal punto di vista fisico rispetto alla media degli europei, dove una grande quotaparte di individui deboli raggiunge l'età adulta (circa 6/1000 a cinque anni). E per fortuna!

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  2. chissà se realmente è per loro una fortuna...la mancanza di una selezione naturale forse sta gravando sul progresso??

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