giovedì 14 gennaio 2010

parlare parlare parlare

A volte è buffo come la gente parli a sproposito nelle peggiori situazioni. Credo sia la tensione del momento, lo stress o forse qualche altra patologia. Tendenzialmente sono una persona silenziosa, tendo a parlare quando la situazione si fa importante sperando di dire cose intelligenti o al massimo facendo qualche battuta di alleggerimento.
Be' oggi è successo che una signora in ambulatorio di clinica medica, ha appreso una bruttissima notizia. Praticamente ha una neoplasia ematopoietica, ovvero il suo midollo osseo sta producendo cellule indifferenziate che stanno bloccando la normale attività del midollo osseo stesso. Apparentemente non ha mosso ciglio mentre il professore gli stava spiegando il da farsi, oltre alla normale routine di esami e accertamenti vari. La signora ha inziato a parlare:"Ma io veramente ero venuta...bla ..bla b...bla...bla ..bla..bla.." e così per quasi cinque minuti di seguito. Il professore è rimasto pazientemente ad ascoltare annuendo e ribattendo a tono anche se i discorsi della signora erano sconclusionati. Il marito della donna era impietrito invece, forse aveva capito la situazione. La morte della moglie purtroppo è dietro l'angolo.
Io ero testimone della scena. Non avrei saputo fare meglio del mio professore, o forse del marito. Non mi sono ancora ritrovata a dare certe notizie e anche se prima o poi mi capiterà di dover in comunicare la morte di qualcuno o che qualcosa è andato storto in qualche procedura clinica. La cosa mi terrorizza: era meglio se avessi scelto medicina legale: almeno i morti non possono farti trepidare più di tanto.
Come mi diceva mio nonno: bisogna avere paura dei vivi, i morti ormai non fanno male.
La cosa però ormai ha preso un'altra piega e di sicuro dovrò allenarmi a casa anche a usare parole, frasi e atteggiamenti di circostanza. La vita del medico non è poi tanto rosea, e lo stipendio in fin dei conti non è poi così da nababbo.







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