mercoledì 16 settembre 2009

appena arrivata (dieta a zona prima parte)

Sono appena arrivata all'università. Stamani ho perso un sacco di tempo in banca per rifare la carta bancomat che mi si era smagnatizzato..che noia!!
In più la connessione non va per niente...la mia posta sembra lentissima...vediamo cosa riesco a fare oggi!!

Vedo che la dieta a zona, di cui ho accennato ieri, ha riscosso molta curiosità tra i miei affezionati lettori.
Iniziamo allora una serie di post dedicati a capire che cosa è la dieta a zona e come funziona. Intanto non serve a dimagrire in determinate zone del corpo, ma piuttosto è uno stile nuovo di intendere l'alimentazione per avere più benefici.
Le cellule del nostro corpo usano come carburante gli acidi grassi e il glucosio. Il glucosio scorre nel torrente circolatorio e i suoi livelli sono conosciuti col nome di glicemia. La glicemia viene mantenuta a livelli più o meno stabili da due ormoni: l'insulina e il glucagone. Questi due ormoni hanno funzioni contrapposte: il glucagone alza la glicemia, l'insulina invece tende a ridurre la glicemia. La carenza di insulina conduce alla malattia chiamata diabete.
La nostra alimentazione è ricca di carboidrati che comportano un innalzamento subito dopo i pasti della glicemia. L'esaurimento precoce delle capacità di secrezione di insulina, conduce al diabete secondario (quello che ha la maggior parte delle persone di una certa età) dovuto a una carenza relativa di insulina.
Lo scopo della dieta a zona è di mantenere costanti i livelli glicemici mediante l'alimentazione, riducendo gli sbalzi glicemici al minimo, e spostando la produzione di mediatori pro-infiammatori verso la produzione invece di mediatori anti-infiammatori.

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