dieta a zona (ultima parte)

Ciao a tutti. Domani non so quanto potrò essere attaccata al pc: ho un esame scritto la mattina e la parte orale al pomeriggio...vediamo come butta. Concludo qui il discorso della dieta a zona. Una bella carrellata di notizie che spero a molti sia piaciuta. Ricordo che per saperne di più non è male leggere qualche testo dedicato all'argomento e comunque se volete potete postare dei commenti o scrivermi che risponderò volentieri.

Adesso viene la parte più difficile. Nel nostro corpo, come nel corpo di tutti gli esseri viventi (dalla stella marina all'uomo), esistono dei mediatori chimici chiamati eicosanoidi: sono sostanze che derivano dalle membrane cellulari e che si attivano con determinati stimoli. Adesso questi eicosanoidi sono di due tipi: buoni che favoriscono le attività positive dell'organismo, e cattivi che invece favoriscono le infiammazioni e le patologie in genere. Gli eicosanoidi derivano dagli acidi grassi introdotti con la dieta: i cosidetti omega 6. Introducendo questi acidi grassi noi produciamo più eicosanoidi senza distinguere i buoni dai cattivi. Se noi integriamo la nostra alimentazione con gli omega 3, riusciamo a spostare il metabolismo degli eicosanoidi verso quelli buoni ottenendo grandi margini di miglioramento del nostro stato metabolico.
Pubblicazioni scientifiche dimostrano che la dieta a zona è capace di migliorare le nostre capacità di difesa immunitaria, di proteggerci dai tumori e dalle patologie cardiovascolari, dal diabete ecc. ecc. L'effetto collaterale piacevole è il dimagramento e uno stato mentale e fisico migliorato.
Personalmente posso dire che sono un soggetto moderatamente allergico: quest'anno non ho dovuto far ricorso a nessun farmaco per controllare la mia allergia! E ho perso anche un paio di chiletti...non male vero??
E solo mangiando in zona...